Come realizzare un sensore di pioggia Smart con uno Shelly 1

Come realizzare un sensore di pioggia Smart con uno Shelly 1

di Vincenzo Caputo

11 Febbraio 2020

Guide

Vincenzo Caputo

 Vi è mai capitato che non vi siate accorti che stesse piovendo e qualcosa lasciata distrattamente fuori si è bagnata irrimediabilmente?

Oppure che il vostro impianto di irrigazione del giardino sia partito ugualmente all'orario stabilito nonostante stesse piovendo?

O ancora, avete mai sentito la moglie sbraitare perchè aveva appena finito di pulire i vetri e una pioggia improvvisa li ha macchiati tutti da capo?

Naturalmente sono solo alcuni degli esempi nei quali un sensore di pioggia intelligente sarebbe utile.

In commercio ci sono diverse tipologie di sensori di pioggia, ma come di consueto su questo Blog, proporremo un fai da te molto economico e con componenti di facilissima reperibilità sul web.

Cosa ci serve per realizzare questo progetto:

  • Rele 12V (la fotoresistenza non servirà in questo progetto ma è comunque in dotazione)

https://amzn.to/37oPA3G

  • Un sensore di pioggia

https://amzn.to/2YNur2H

  • Shelly 1

https://amzn.to/2SH2Ahz

Diamo un'occhiata ai dispositivi che abbiamo comprato.

Il cuore del sistema è un relè 12V che abbiamo già avuto modo di osservare in funzione nel progetto della Barriera Laser che linko qui di seguito nel caso ve lo siate perso.

Come costruire una barriera LASER a monitoraggio remoto con uno Shelly 1

Barriera Laser DIY - ulteriori test ed evoluzioni sempre con Shelly 1

Di questa scheda non useremo naturalmente la fotoresistenza che faceva cambiare di stato il relè a bordo.

Se avete letto gli articoli sulla barriera laser, saprete che il relè a bordo della scheda è di tipo NO (normalmente aperto), COM (comune) e NC (normalmente chiuso). In questo tipo di relè non è presente alcun tipo di tensione in uscita, quindi i contatti NC-COM o NO-COM sono contatti puliti. 

Sfutteremo il connettore a bordo della scheda (quello dove andrebbe collegata la fotoresistenza) per collegare il sensore di pioggia

Come realizzare un sensore di pioggia Smart con uno Shelly 1

Accanto al connettore possiamo osservare una piccola rotella che serve a tarare la sensibilità della sensore di pioggia. Potremo quindi ottenere una reazione ad una sola goccia di pioggia, oppure sarà necessario che il sensore sia molto bagnato perchè il relè a bordo della scheda di controllo cambi di stato.

Come realizzare un sensore di pioggia Smart con uno Shelly 1

Altro componente necessario al funzionamento del sistema è proprio il sensore di pioggia.

Concettualmente questo compoente è molto elementare: è formato infatti da due conduttori che formano una griglia abbastanza fitta ma che non si toccano mai. Sarà prioprio la pioggia ed aggiungere quei punti di contatto (e conduttività elettrica) che faranno chiudere il circuito.

Sensore Pioggia

I due fili in uscita andranno collegati al connettore della scheda di controllo a 12V. Quel piccolo circuito aggiuntivo che vedete nella foto potete metterlo da parte, per questo progetto non sarà necessario usarlo.

In ultimo abbiamo lo Shelly 1 che ci servirà ad attivare il monitoraggio remoto e a ricevere una notifica sul nostro Smartphone nel caso in cui il sensore di pioggia venga bagnato oppure di attivare altri tipi di scene a piacimento.

Ho scelto lo Shelly 1 perchè può lavorare a 12V nativamente quindi non avremo bisogno di ulteriori trasformatori e potremo operare con meno componenti.

Come prima cosa dobbiamo aprire il coperchietto dello Shelly, semplicemente tirando, spostiamo quindi il ponticello che ci permetterà di lavorare a 12V, nell’immagine sotto vi mostro la posizione finale:

Come realizzare un sensore di pioggia Smart con uno Shelly 1

Procediamo quindi con i collegamenti:

Schema di collegamento

Come è possibile vedere nell’immagine, la scheda a cui è collegato il sensore di pioggia, ha al suo interno un relè. Appena viene alimentata naturalmente i contatti NC e COM sono chiusi. In questo stato il sensore di pioggia non è attivo il che significa che "non sta piovendo".

Quando alcune gocce di pioggia (o molte gocce in base a come avete impostato la sensibilità delle scheda) colpiscono il sensore, il relè scatta e i contatti che si chiudono sono il COM e il NO. In questo stato il risultato è "sta piovendo!".

Ricapitolando:

NC e COM chiusi = Non sta piovendo

NO e COM chiusi = Sta piovendo!

Lo Shelly 1 per il monitoraggio quindi dovrà controllare che vi sia contatto tra NC e COM

Per rilevare un cambiamento di stato, lo Shelly 1 ha bisogno del ritorno del GND, quindi sfrutteremo il relè a bordo della scheda con sensore di pioggia mettendo nel comune (COM) il negativo direttamente dall’alimentatore, mentre l’uscita, dal NC, andrà appunto allo Shelly 1 nel connettore SW. Il collegamento può essere fatto anche al contrario: NC negativo in ingresso e COM negativo in uscita verso SW dello Shelly.

Configurazione software

Terminati i collegamenti, passiamo ora alla configurazione dello Shelly 1.Come prima cosa dovete includere nella vostra rete lo Shelly come ha spiegato Luigi in questo articolo:

http://www.vincenzocaputo.com/picoblog/view/130/tutti_pazzi_per_shelly_-_la_nostra_prova_dello_shelly_1

Assicuratevi successivamente che nelle impostazioni dello Shelly abbiate configurato il BUTTON TYPE su TOGGLE SWITCH

Come realizzare un sensore di pioggia Smart con uno Shelly 1

Potrete ora creare una scena come quella che segue:

Scena Shelly Cloud

A questo punto quando il sensore di pioggia verrà bagnato otterrete l'accensione dello Shelly 1 con conseguente notifica.

Naturalmente la notifica è il minimo che potete ottenere in caso di pioggia. Potreste per esempio evitare che l'irrigazione del giardino parta spegnendo lo Shelly che comanda l'elettrovalvola, oppure azionare tutti gli Shelly 2.5 per tirare giù le tapparelle, ecc..

Nel video seguente potrete osservare il sistema in azione! Buona visione!

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Vincenzo Caputo

Vincenzo Caputo

Nato a Matera, il 1° novembre 1977. Sono da sempre appassionato di tecnologia e ho un'esperienza lavorativa ventennale nel settore IT. Mi piace sperimentare e cercare sempre nuove soluzioni e soprattutto mi piace comunicare le mie esperienze agli altri.

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