Shelly Motion 2 senza più complessi dopo la cura dimagrante!

Shelly

Scritto da Vincenzo Caputo

Poco prima della pausa estiva Allterco Robotics, l'azienda che produce i dispositivi domotici della famiglia Shelly, ha presentato una serie di nuovi prodotti che rinnovano e allargano la famiglia.

Ne avevamo parlato al seguente link:

Shelly Summer 2022 - un'estate calda di novità!

Tra le novità, un paio sono già in nostro possesso da metà luglio, precisamente lo Shelly Motion 2 e lo Shelly H&T Plus.

Oggi ci occuperemo in particolare dello Shelly Motion 2 (https://shelly.cloud/shelly-motion2/) che rappresenta l'evoluzione dello Shelly Motion, già recensito da noi al seguente link:

Shelly Motion - la recensione in anteprima

Tra le principali critiche mosse alla prima versione dello Shelly Motion c'era senz'altro quella relativa alla dimensione del dispositivo.

Avevo messo in evidenza, nella circostanza di quella recensione, che le generose dimensioni erano da imputare in gran parte alla batteria ricaricabile integrata da 6500 mAh.

Tale batteria era necessaria allo Shelly Motion per garantire circa un anno di autonomia in virtù del fatto che il sensore usa il WiFi come protocollo di trasmissione dati.

Ora, come i ben informati sanno, il WiFi è un protocollo di comunicazione non ideato in maniera specifica per l'IoT ed è più energivoro di protocolli come lo ZWave o come il protocollo ZigBee.

I sensori che utilizzano queste due ultime tecnologie menzionate, di solito sono molto più piccoli e si alimentano con batterie altrettanto piccole.

Devo dire che sono circa 18 mesi che uso lo Shelly Motion in casa mia e il mio giudizio è estremamente positivo perché assolve perfettamente al compito che gli ho assegnato, cioè accendere delle luci di cortesia nella zona di passaggio alla rilevazione di un movimento.

L'anno di autonomia tuttavia non l'ho mai raggiunto, autonomia che si è attestata su circa 3-4 mesi.

C'è da dire che è posizionato in una zona dove viene sottoposto a decine di attivazioni quotidiane.

Il fatto che sia ricaricabile è estremamente comodo perché evita di dover tenere batterie di scorta da sostituire all'occorrenza.

Le dimensioni poi sono un problema relativo, perché non è un prodotto da tenere in mano o in tasca.

Ma perché ho ripreso a parlare del vecchio Shelly Motion?

Naturalmente perché oggi parleremo della sua recentissima evoluzione e volevo fare il punto della situazione rispetto a dove ci eravamo lasciati. 

Iniziamo con il dire che lo Shelly Motion 2 è più piccolo del suo predecessore mantenendo inalterata da capacità delle batterie, compito non semplice in poco più di un anno di evoluzione.

L'autonomia dichiarata rispecchia quella del precedente modello (un anno circa) ed è confermata anche la capacità delle batterie di 6500 mHa.

Come sul precedente modello, anche lo Shelly Motion 2 è composto in gran parte dalle batterie.

A proposito di autonomia devo sottolineare che, per questo nuovo sensore, Allterco ha utilizzato la soluzione IoT Wi-Fi di Silicon Labs che sarebbe dotata (sempre a detta di Allterco) del modem Wi-Fi a più basso consumo energetico al mondo nella produzione di massa.

Naturalmente ho da troppo poco tempo in uso lo Shelly Motion 2 per poter verificare la bontà di questa soluzione, ma nelle prossime puntate non mancherò di riassumere le mie impressioni d'uso, esattamente come ho fatto oggi con il vecchio Shelly Motion.

Di positivo senz'altro c'è che non avrete bisogno di utilizzare nessun hub ulteriore per connettere questo dispositivo alla vostra rete perché verrà abbinato al WiFi domestico come qualsiasi altro dispositivo di rete.

Come tutti i dispositivi della famiglia Shelly sarà possibile gestire lo Shelly Motion 2 tramite il proprio smartphone utilizzando l'applicazione Shelly Cloud.

La procedura di accoppiamento con l'app è la medesima di tutti i dispositivi Shelly anche se in questo caso manca il comodissimo accoppiamento tramite bluetooth.

Dunque ho dovuto abbinarlo all'app sul mio smartphone alla vecchia maniera che tante volte mi ha fatto tribolare in passato.

Sarà necessario scaricabile dal Google Play (scaricabile QUI) o dall'App Store (scaricabile QUI), l'app SHELLY Cloud.

Il manuale utente consiglia di ricaricare completamente lo Shelly Motion 2 prima del primo utilizzo.

Come potete osservare dell'immagine poco sopra, lo Shelly Motion 2 ora è dotato di una porta USB di tipo C.

Da un lato della porta c'è il led che segnala lo stato di ricarica, dall'altro lato invece c'è il pulsante di risveglio o di reset.

Occhio perché è facile immaginare di dover infilare un oggetto appuntito nel foro rotondo (che non è quello giusto perché è il led di stato)!

Il foro per il reset/risveglio è l'altro piccolo ma rettangolare.

Altra novità rispetto al suo predecessore è l'integrazione di un sensore di temperatura.

Comodo senz'altro per poter monitorare la temperatura dell'ambiente in cui è posizionato lo Shelly Motion 2 o magari impostare qualche automazione basata sulla temperatura (anche se accoppiata movimento/temperatura non mi fa venire alcuna idea).

Come potete osservare, all'interno dell'app Shelly Cloud è possibile monitorare la temperatura sotto forma di grafico nel tempo.

Come per il vecchio modello, anche questa versione 2 conserva il sensore di luminosità ambientale, questo sì, utile per generare automazioni collegate all'accensione delle luci magari solo sotto una certa soglia di luminosità ambientale.

O magari da abbinare ad uno Shelly Dimmer per impostare la quantità di luce in proporzione a quella rilevata dal sensore di luminosità.

A tal proposito vi ricordo la nostra recensione dell'ultima versione dell'attuatore dimmerabile di Shelly.

Shelly Dimmer 2 - L'evoluzione! Integrazione in Home Assistant

E come la vecchia versione, anche lo Shelly Motion 2 integra un sensore di vibrazioni che può segnalarci istantaneamente se il sensore è stato spostato, o perché no, se è in corso una scossa di terremoto, anche se Allterco la indica come funzione anti manomissione.

Riguardo alla funzione principale di questo sensore, Allterco afferma che Shelly Motion2 rileva il movimento in meno di 200 millisecondi e attiva immediatamente un'azione come l'accensione delle luci.

Tale affermazione è comunque da contestualizzare e la velocità di reazione dipenderà molto anche dall'efficienza della rete WiFi a cui sono connessi lo Shelly Motion 2 e lo Shelly che si dovrà occupare di accendere la luce.

In ogni caso lo Shelly Motion 2 ha ben 256 livelli di sensibilità che permetteranno di regolare in modo incredibilmente preciso la distanza e il movimento a cui reagisce il sensore stesso.

Shelly Motion 2 può catturare il movimento fino a 9 metri di distanza e coprire un angolo fino a 120 gradi.

Inoltre supporta: MQTT, COP, API Rest, Azioni URL (13 con 5 URL ciascuna), Amazon Alexa, Home Assistant, Smart Things, Google Assistant e altre piattaforme di automazione domestica.

Nella confezione è possibile trovare anche un comodo supporto a parete tassellabile o da utilizzare con il biadesivo in dotazione. Inoltre è presente la classica graffetta per le operazioni di reset hardware.

Vi lascio ora alla nostra video prova direttamente sul nostro canale YouTube. Buona visione!  

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Vincenzo Caputo

Nato a Matera, il 1° novembre 1977. Sono da sempre appassionato di tecnologia e ho un'esperienza lavorativa ventennale nel settore IT. Mi piace sperimentare e cercare sempre nuove soluzioni e soprattutto mi piace comunicare le mie esperienze agli altri.


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