Barriera Laser DIY - ulteriori test ed evoluzioni sempre con Shelly 1

Barriera Laser DIY - ulteriori test ed evoluzioni sempre con Shelly 1

di Vincenzo Caputo

07 Gennaio 2020

Guide

Vincenzo Caputo

 Se vie siste persi il primo articolo sulla Barriera LASER fai da te, potete trovarlo al seguente link:

Come costruire una barriera LASER a monitoraggio remoto con uno Shelly 1

Riassumo brevemente il suo funzionamento per introdurvi all'articolo di oggi.

Si tratta di una barriera LASER autocostruita con componenti di facilissima reperibilità e dal costo veramente contenuto. In breve abbiamo un diodo Laser che colpisce una fotoresistenza che a sua volta agisce su un relè chiudendo un contatto. Uno Shelly 1 (collegato al relè) si accorge della chiusura di questo contatto e lo notifica sul nostro Smartphone.

Chiaramente tramite le scene dell'app Shelly Cloud potremo innescare qualunque tipo di allarme desideriamo, ad esempio l'accensione di una lampadina, l'attivazione di una sirena collegata ad un altro Shelly ecc...

Cosa ci serve per realizzare questo progetto:

  • Rele 12V con fotoresistenza

https://amzn.to/37oPA3G

  • Diodi LASER 5V

https://amzn.to/2Q5msZI

  • Shelly 1

https://amzn.to/2SH2Ahz

  • Regolatore di tensione

https://amzn.to/2SzNXfR

Naturalmente potrete fare riferimento al link di inizio articolo per replicare il progetto con tutti i collegamenti e configurazioni.

A seguito di quell'articolo (e relativo video) alcuni utenti hanno fatto delle domande che mi hanno spinto a realizzare questo ulteriore approfondimento.

La barriera LASER reagisce anche ad una interruzione rapidissima?

Visto che il suo funzionamento è basato su una foto resistenza, funziona bene anche in ambiente esterno?

Ad altre piccole domande ho risposto direttamente sul canale YouTube o nei commenti sul Blog, ma ho ritenuto queste due domande meritevoli di un approfondimento, se non altro perchè qualche dubbio a riguardo era rimasto anche a me!

Ho rimesso dunque tutto il mio banco da lavoro e ho testato la reattività del sistema. In effetti ad un passaggio molto rapido lo Shelly neanche si accorgeva del cambio di stato del relè. 

Non è che ci volesse una vita perchè reagisse, ma effettivamente ad un passaggio molto rapido davanti alla barriera probabilmente il sistema non avrebbe innescato alcun allarme.

Mi sono cimentato dunque nel trovare delle impostazioni che potessero fare al nostro caso. L'app Shelly Cloud in questo caso a mostrato tutta la sua versatilità con una sterminata possibilità di configurazioni.

In particolare sono intervenuto sull'impostazione BUTTON TYPE cioè il modo in cui lo Shelly 1 legge il segnale sul morsetto SW, quello che comunica con il relè a sua volta attivato dalla fotoresistenza.

Bene, mi sono accorto che esiste una modalità specifica per i sensori di movimento (come ho fatto a non accorgermene la prima volta?)

Barriera Laser DIY - ulteriori test ed evoluzioni sempre con Shelly 1

La modalità che dovrete usare è quella cerchiata in rosso. C'è letteralmente scritto di usare quella modalità per i sensori di movimento e cosa interessante, c'è scritto che lo Shelly si spegnerà da solo dopo un tempo impostato dall'utente.

Dove si imposta questo tempo?

Sempre nelle impostazioni, alla sezione TIMER.

Sarà sufficiente impostare un auto OFF di 4 secondi, esattamente come potete osservare nella seguente immagine.

Barriera Laser DIY - ulteriori test ed evoluzioni sempre con Shelly 1

Dopo i 4 secondi (dalla prima rilevazione) lo Shelly sarà pronto per una nuova rilevazione sulla nostra barriera LASER.

Con questo tipo di configurazione la nostra barriera reagisce anche ad un passaggio fulmineo.

Passiamo alla seconda questione, cioè quella dell'uso della fotoresistenza in pieno sole.

Barriera Laser DIY - ulteriori test ed evoluzioni sempre con Shelly 1

Dai test da me effettuati (che potete osservare nel video a fine articolo) la barriera funziona in pieno sole a patto che la fotoresistenza non riceva sole diretto. In questo caso anche se settiamo la fotoresistenza alla sensibilità minima, il relè scatta creando un falso allarme. Quindi la risposta alla domanda "è possibile usare questo sistema in ambiente esterno?" è NI!

Bisogna usare alcune accortezze come nascondere la fotoresistenza un un posto dove non prenda mai la luce diretta del sole, magari occultandola in una scatoletta di plastica o qualcosa del genere.

Qui di seguito il video delle prove! Buona visione!

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Vincenzo Caputo

Vincenzo Caputo

Nato a Matera, il 1° novembre 1977. Sono da sempre appassionato di tecnologia e ho un'esperienza lavorativa ventennale nel settore IT. Mi piace sperimentare e cercare sempre nuove soluzioni e soprattutto mi piace comunicare le mie esperienze agli altri.

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