Sonoff SNZB-04P, il sensore porta finestra ZigBee con Tamper integrato

Sonoff

Scritto da Vincenzo Caputo

Ancora novità in casa Sonoff con l'arrivo di un nuovo sensore porta finestra ZigBee che porta alcune novità interessanti per un sensore del genere, che non avevo mai trovato prima nei dispositivi Sonoff o della concorrenza.

Vedremo tra poco di cosa si tratta.

Intanto diciamo che siamo in compagnia del Sonoff SNZB-04P

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Per chi non lo sapesse, i sensori porta finestra sono dei dispositivi formati da due elementi, uno passivo, che di solito contiene solo una calamita, e uno attivo che contiene l'elettronica di controllo del contatto (a calamita) e la radio per comunicare il proprio stato ad un server locale o remoto.

La tipica installazione di questi dispositivi è quella che potete osservare nella foto d'esempio qui di seguito: Un parte va applicata sul montante della porta e l'altra parte sulla porta stessa in maniera tale che quando la porta è chiusa i due elementi siano vicini e quando è aperta i due elementi siano lontani. In questo modo il dispositivo riesce a rilevare (tramite il contatto magnetico) se la porta o la finestra sono aperte o chiuse.

Il Sonoff SNZB-04P viene fornito di biadesivo su ognuno dei due elementi per agevolare l'installazione sulla porta o sulla finestra scelta.

Questi dispositivi di solito funzionano a batteria perché naturalmente, avere la corrente elettrica su una porta o una finestra, è un'eventualità più unica che rara.

 Il Sonoff SNZB-04P dunque funziona con una batteria CR2477 e non ha dunque bisogno di alimentazione elettrica esterna.

Già che ci siamo andiamo ad analizzare una delle differenze più importanti che introduce questa seconda versione rispetto alla precedente: la batteria interna.

La vecchia versione (SNZB-04) funzionava con una batteria CR2450 dunque più piccola della CR2477 di questo nuovo modello.

Una delle differenze più importanti tra queste due batterie è la loro capacità con la CR2477 (7,7 mm) che offre circa 900 mAH rispetto ai 600 della CR2450.

Questo significa che il nuovo sensore di movimento Sonoff può contare su una riserva di energia maggiore rispetto al vecchio modello, estendendo la su autonomia fino a 5 anni (dato dichiarato dal produttore).

Per ovvi motivi non posso verificare se i 5 anni sono veritieri, ma mi aspetto comunque una durata decisamente maggiore rispetto al vecchio modello.

In ogni caso l'effettiva autonomia dipenderà anche delle effettive attivazioni del dispositivo durante la giornata.

Perché mi sto soffermando su questo dettaglio scendendo così nello specifico?

Semplice, su un dispositivo del genere che funziona a batterie, l'autonomia di funzionamento è fondamentale per garantire una buona esperienza d'uso.

L'ottima autonomia è garantita anche dall'uso della radio ZigBee che è un protocollo a basso consumo energetico progettato appositamente per la domotica.

Per chi non lo conoscesse bene il protocollo ZigBee è uno standard di comunicazione wireless divenuto abbastanza famoso grazie a Philips che ne ha fatto uso nelle proprie lampadine smart della famiglia Hue.

ZigBee opera nella frequenza dei 2,4 GHz ed è nato con lo scopo di essere più semplice, più economico e meno dispendioso in termini energetici di altre tecnologie Wireless.

Questo lo rende particolarmente adatto ad applicazioni di domotica dove il risparmio energetico rappresenta un punto chiave nella progettazione di una Smart Home.

I dispositivi ZigBee naturalmente hanno delle radio che sono in grado di comunicare in tale standard e non sono compatibili con la tecnologia WiFi abitualmente utilizzata nelle nostre case.

Per questo motivo, il Sonoff SNZB-04P ZigBee ha bisogno di un Hub ZigBee per potersi interfacciare con la rete dati WiFi e raggiungere così il cloud eWeLink.

La famiglia Sonoff è particolarmente ricca di dispositivi ZigBee e non manca un Hub bridge targato proprio Sonoff.

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In alternativa potrete utilizzare il SONOFF ZBDongle-P collegato ad un personal Hub come Home Assistant.

Per la mia prova ho utilizzato sia il Sonoff ZigBee Bridge all'interno dell'ambiante eWeLink, sia Home Assistant tramite l'integrazione ZigBee Home Automation.

Facciamo ancora qualche precisazione riguardo al protocollo ZigBee per i meno esperti.

All'interno di una rete ZigBee è possibile trovare tre differenti tipi di dispositivi:

  • ZigBee Coordinator (ZC): è il dispositivo più "intelligente" tra quelli disponibili, costituisce la radice di una rete ZigBee e può operare da ponte tra più reti. Ci può essere un solo "Coordinator" in ogni rete. Esso è inoltre in grado di memorizzare informazioni riguardo alla sua rete e può agire come deposito per le chiavi di sicurezza.
  • ZigBee Router (ZR): questi dispositivi agiscono come router intermedi passando i dati da e verso altri dispositivi. Di fatto non vi sono distinzioni hardware tra un ZC e un ZR se non che viene rilasciato al coordinator il ruolo di inizializzare la rete, dopodiché diventano dispositivi identici.
  • ZigBee End Device (ZED): includono solo le funzionalità minime per dialogare con il nodo padre (Coordinator o Router), non possono trasmettere dati provenienti da altri dispositivi e dunque non partecipano al multi-hop di un messaggio; sono i nodi che richiedono il minor quantitativo di memoria e quindi risultano spesso più economici rispetto ai ZR o ai ZC.

Il Sonoff SNZB-04P è un dispositivo ZigBee End Device, per gli amici ZED!

Dovendo per forza di cose funzionare a batteria (nessuno di noi o quasi ha una presa di corrente nelle porte o nelle finestre) la sua attività di comunicazione con il resto della rete ZigBee è ridotta ai soli cambi di stato al fine di minimizzare il suo consumo elettrico e garantire la più lunga durata possibile delle batteria.

È naturale quindi che dispositivi di questo genere non fungano da repeater del segnale e non contribuiscano quindi ad estendere la copertura del segnale (al contrario dei dispositivi collegati all'alimentazione elettrica come ad esempio i Sonoff Basic ZigBee).

Veniamo ora più nel dettaglio ad analizzare le potenzialità di questo nuovo Sonoff.

Ho detto in apertura che sul Sonoff SNZB-04P ho trovato soluzioni mai viste in precedenza (almeno dal sottoscritto).

Un di queste interessanti funzionalità è quella di Tamper Alert.

In pratica questo sensore è dotato di un contatto anti manomissione. Un piccolo pulsantino posto sul lato del dispositivo che va incollato sulla porta. Quando il sensore è correttamente posizionato e in funzione, il pulsante risulta sempre premuto. Se qualcuno tenta di rimuoverlo dalla sua posizione, il pulsante viene automaticamente rilasciato facendo inviare una notifica di manomissione al vostro smartphone.

Un soluzione simile l'abbiamo ritrovata in passato sui posti esterni dei citofoni, come avviso di furto.

Per la prima volta la vedo applicata ad un sensore porta finestra.

Non solo pregi comunque.

Altri sensori simili che ho provato infatti integrano anche un sensore di luminosità ambientale.

A cosa serve un sensore di luminosità su un sensore porta finestra?

Molte volte questo tipo di sensori viene utilizzato per innescare l'accensione di una luce di cortesia quando ci accede ad una stanza a prendo la porta.

Bene, non credo che vorreste l'accensione della luce se la stanza è già ben illuminata.

In questo caso, poter decidere di lanciare l'automazione solo se la soglia di luminosità ambientale è sotto un certo valore, rende l'automazione sicuramente più efficace.

In questo caso il dispositivo può continuare a dialogare regolarmente con gli altri dispositivi ZigBee garantendo le automazioni pre-impostate.

Qui sotto alcune schermate dell'integrazione del sensore all'interno del mio personal hub Home Assistant tramite l'integrazione ZHA (ZigBee Home Automation).

Ulteriori dettagli sul funzionamento all'interno dell'app eWeLink li potete trovare nel video qui sotto.

Non vi rimane dunque che guardare il video del dispositivo in azione direttamente dal nostro canale YouTube MissingTech dove potrete osservare unboxing, contenuto della confezione e tanti altri dettagli!

Buona visione!

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Vincenzo Caputo

Nato a Matera, il 1° novembre 1977. Sono da sempre appassionato di tecnologia e ho un'esperienza lavorativa ventennale nel settore IT. Mi piace sperimentare e cercare sempre nuove soluzioni e soprattutto mi piace comunicare le mie esperienze agli altri.


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